Firenze impazzisce. È l’arrivo del Carro Matto alla fine di settembre, una tradizione che celebra la vendemmia e la benedizione del nuovo vino.
Proprio come il Calcio Storico e la Festa di San Giovanni, il Carro Matto è una celebrazione del Rinascimento che risale ai carri che nel XV secolo portavano già vino dalla vicina città Rufina, nella campagna di Pontassieve, per benedire il Vescovo della città e poi presentarlo alla Signoria. In altre parole, non è solo una celebrazione della tradizione toscana della vinificazione, ma anche una ricostruzione dell’arrivo del vino in città.
Perché il carro è “matto”?
Se ti stai facendo questa domanda, ecco la risposta: il carro bilancia 2.000 bottiglie di vino con esattamente 750 ml di vino ciascuna. Significa 1.500 litri di vino trainati da una coppia di buoi bianchi magistralmente intrecciati in una piramide sopra un carro di legno!
Per renderlo possibile, le bottiglie – chiamate “fiasco” – hanno un fondo rotondo, a forma di pera e collo lungo. Sono coperti con del cannicciato che protegge il vetro dalla rottura e fornisce anche un isolamento termico che aiuta a mantenere la qualità del vino.
Una curiosità: l’angolo di via Condotta con la via dei Calzaiuoli era conosciuto in passato come il “Canto dei Fiascai” perché molti artigiani avevano i loro laboratori nella zona.
L’evento
L’arrivo del Carro Matto dal Chianti Rufina inizia intorno alle 15.30 dell’ultimo sabato di settembre, lasciando Piazza del Duomo verso il Palagio di Parte Guelfa e, quindi, tornando al Duomo per la tradizionale benedizione. Da lì, il carro prosegue verso Via Calzaiuoli per terminare in Piazza della Signoria intorno alle 17:00. Ecco dove sarà il corteo storico, una sfilata in costume storico, tamburi, lanciatori di bandiere e persino un cannone!