La ribollita è, senza dubbio, uno dei piatti più tipici della Toscana, trattasi di una zuppa semi-solida preparata con pane raffermo, cavolo nero e fagioli, molto diffusa a Firenze. Le sue origini sono molto antiche e simbolizzano la tradizione gastronomica toscana, d’origine povera e contadina. Vuoi imparare come farla? Il nostro chef Carlos Curasma condivide la sua ricetta.
LA RIBOLLITA (per 6 persone)
Ingredienti:
Pane toscano raffermo: g. 400
Fagioli bianchi cannellini secchi: g 400
Cavolo nero: g 400
Cavolo verza (mezza palla): g 700
Bietola in foglia: g 300
2 patate medie
1 cucchiaio di conserva (o g 300 di pelati)
Pepolino (timo)
Odori (1 cipolla, 2 spicchi d’aglio, 2 gambi di sedano, 2 carote)
Olio extravergine d’oliva
Sale e pepe nero
Preparazione:
Cuocete i fagioli messi a mollo la sera prima in 2 litri di acqua fredda leggermente salata, passatene circa i ¾ e rimettete la purea così ottenuta nel brodo di cottura.
In un largo tegame fate rosolare, in 8 cucchiai d’olio, la cipolla e l’aglio tritati, appena appassiscono unite un po’ di pepolino (non molto), le carote e il sedano a fettine. Dopo poco aggiungete le patate e le restanti verdure pulite, lavate e tagliate a pezzetti; unite anche la conserva diluita in poca acqua calda (o i pelati), salate e fate stufare per alcuni minuti. Versate quindi tutta la broda dei fagioli e fate cuocere piano per circa un’ora, aggiungendo acqua, qualora dovesse occorrere. Alla fine, unite anche i fagioli interi. Tagliate il pane a fettine sottili e mettetele nella zuppa, girate bene, cuocete per pochi minuti e togliete dal fuoco. Lasciate riposare a lungo (anche una notte), poi “ribollite” per alcuni minuti, aggiungendo poco olio. Servitela calda o tiepida, con un filo d’olio a crudo e pepe appena macinato e assolutamente senza formaggio.