Dopo un lungo periodo di reclusione e una graduale e responsabile riapertura, siamo felici di dire che le mostre sono tornate a Firenze. Ovviamente i musei seguono tutti i protocolli di sicurezza, come l’uso di mascherine, numero limitato di visitatori e distanza sociale, ma è già possibile vedere – o rivedere – le opere di grandi artisti che sono temporaneamente ospitati qui.
Oltre ad essere un segno che la vita sta lentamente tornando alla normalità a Firenze, c’è un altro aspetto positivo del poter visitare nuovamente le mostre in città: sfuggire al caldo! Fino alla fine dell’estate le alte temperature dovrebbero restare e poter respirare arte (anche con la mascherina) nella freschezza di un museo è come trovare un’oasi nel deserto!
Per aiutarti a pianificare il tuo tour, ecco le principali mostre da visitare a Firenze.
ARIA, di Tomás Saraceno – Palazzo Strozzi
Fino al 1° novembre
L’opera di Tomás Saraceno si snoda lungo un percorso dal cortile alle sale espositive di Palazzo Strozzi, interagendo con il contesto storico creando un originale dialogo tra rinascimento e contemporaneità.
L’artista crea opere immersive ed esperienze partecipative che suggeriscono un nuovo modo di vivere nel nostro mondo forgiando connessioni con fenomeni non umani come ragni, particelle di polvere e piante, che diventano protagonisti delle sue opere e metafore dell’universo.
Ai piedi degli Dei. L’arte della calzatura tra antica Roma, cinema colossal e moda contemporanea – Museo della Moda e del Costume, Palazzo Pitti
Fino al 20 settembre
La mostra, incentrata su un tema tanto affascinante quanto inedito, vuole raccontare gli infiniti ruoli che la scarpa ha svolto in Occidente dall’antichità ai giorni attuali. Una passeggiata tra le robuste caligae dei soldati romani, i seducenti sandali delle cortigiane greche, le raffinate scarpe indossate dagli dei o dall’aristocrazia romana; senza dimenticare la ricca varietà di calzature indossate dalle star dei colossali dedicati all’antichità, da Ben Hur al Gladiatore, e le più recenti creazioni moda, ispirate allo stile delle calzature del mondo classico e realizzate da protagoniste della moda contemporanea come Emilio Pucci, Salvatore Ferragamo, Yves Saint Laurent.
Acqua alta – High tide, di Fabio Viale – Galleria Poggiali
Fino all 11 ottobre
For Acqua alta – High tide, l’artista propone due diverse installazioni pensate appositamente per i due spazi della Galleria Poggiali di Firenze. Via della Scala è occupata dal gruppo di sculture che l’artista ha realizzato appositamente per il Padiglione Venezia (ai Giardini) della 58. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. In via Benedetta, invece, il Viale ha ribaltato quintali di pietrisco, detriti marmorei prelevati direttamente dai cosiddetti ravaneti, che in realtà sono gli strapiombi dove vengono gettati i rifiuti dell’estrazione di cava: pietre inutilizzabili e schegge, materiale prodotto dal frantumazione della pietra che, cadendo e scivolando a valle, si sgretola e crea vere e proprie cascate di marmo, che viste dal porticciolo sembrano antichi ghiacciai sopravvissuti al riscaldamento delle temperature.
Van Gogh e i Maledetti – Cattedrale dell’Immagine
Fino al 11 ottobre
Il grande Van Gogh e altri maestri “maledetti” come Paul Cézanne, Paul Gauguin, Henri de Toulouse-Lautrec, Chaïm Soutine e il toscano Amedeo Modigliani fanno parte di uno spettacolo multimediale immersivo senza precedenti.
La produzione si propone di coinvolgere emotivamente il pubblico nella controversa vicenda umana e artistica di Vincent van Gogh, uno degli artisti più famosi e amati di tutti i tempi, a cui fanno da contrappunto le vite e le opere di alcuni grandi pittori del suo tempo.
Una storia digitale di 60 minuti sviluppata attraverso la multiproiezione a 360 ° di immagini ad altissima definizione e la diffusione audio Dolby HD di un’emozionante colonna sonora. Presso la Cattedrale dell’Immagine, nel Complesso di Santo Stefano al Ponte.
Kevin Francis Gray – Museo Stefano Bardini
Fino al 21 dicembre
Dedicata all’artista di origine irlandese, la mostra esibisce il profondo legame tra Kevin Francis Gray e il territorio toscano. Sono oltre 20 le opere realizzate con diversi tipi di marmo: statuario, di Carrara, bardiglio, marquina oltre a un’opera in bronzo. La devozione dell’artista per l’arte del passato è testimoniata non solo dall’uso dei materiali, ma anche da quell’amore per le pose effimere e classiche e per i soggetti magicamente avvolti in un velo senza tempo.