Sapevi che Firenze ha oltre 100 fontane da visitare? Sarebbe impossibile parlare di ognuna in questo blog, ma abbiamo selezionato le 10 più interessanti, da non perdere.
Fontana di Nettuno
Realizzata da Bartolomeo Ammannati e dal Giambologna, fu costruita tra gli anni 1563-1565 in occasione dell’inaugurazione di un nuovo acquedotto e detto anche Biancone, per il candore dei marmi utilizzati.
Al centro spicca Nettuno, con tratti fisionomici ispirati a quelli di Cosimo I, allusione ai successi marittimi di Firenze conseguiti durante il suo governo.
Dove trovarla: Piazza della Signoria
Fontana del Porcellino
Situata ai margini della loggia del Mercato che sorge nell’omonima piazza, la Fontana del Porcellino è la famosa statua del maiale in bronzo la cui naso, se toccato, è detto portafortuna.
Il procedimento completo per ottenere un buon auspicio consisterebbe nel mettere una moneta in bocca al maiale dopo avergli strofinato il naso: se la moneta cade oltre la grata dove cade l’acqua porterà fortuna, altrimenti si può sempre riprovare!
Dove trovarla: Piazza del Porcellino
Fontana del Carciofo
Realizzata dallo scultore fiorentino Giovan Francesco Susini e collaboratori, nell’ambito dei lavori per il Giardino di Boboli commissionati dal Granduca Ferdinando II.
La Fontana rappresenta sia un tardo omaggio al Manierismo scultoreo fiorentino, sia un raro e suggestivo esempio locale di moderata adesione alla corrente barocca.
Dove trovarla: Giardino di Boboli
Uomo nella pioggia
“Pluie – La pioggia” è una statua dello scultore belga Jean Michel Folon. L’opera è alta circa tre metri e rappresenta un uomo che si ripara con un ombrello fatto d’acqua.
L’opera sembra sperare in un nuovo e più sincero rapporto tra l’uomo e la natura, tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda; un rapporto che dovrebbe essere in primo luogo improntato al rispetto e non allo sfruttamento della natura stessa.
Dove trovarla: alla rotonda davanti al Tuscany Hall
Fontana dello Sprone
Situata in un angusto angolo sotto una terrazza privata della Casa dei Frescobaldi, è una delle fontane pubbliche più famose ed eleganti della città, tra le più belle dell’Oltrarno.
Uno sperone indica un angolo formato da due strade che si intersecano ad angolo acuto, per cui l’edificio che vi è compreso ha una forma trapezoidale.
Dove trovarla: Via dello Sprone, 20
Fontana di Piazza Santa Croce
Già identificabile come presente nel progetto di Stefano Bonsignori (1584), la fontana fu oggetto di una commissione volta a valorizzarla, affidata a Pietro Tacca dalla famiglia Medici nel 1609, non andando però a buon fine.
Ancora incompiuta nel 1639 quando fu risistemata con materiale di riutilizzo, fu oggetto di nuovi e definitivi lavori nel 1673 su progetto dell’architetto Pier Maria Baldi, che le diede la forma attuale utilizzando come materiale la pietra serena.
Dove trovarla: Sul lato opposto della basilica di Santa Croce, lungo l’asse di via de’ Benci e via Giuseppe Verdi e davanti al palazzo Cocchi Serristori.
Fontana dell’Agnelino
La fontana nacque in seguito alla demolizione del grande lavatoio dell’Arte della Lana, di cui restano tracce nella toponomastica di via dei Lavatoi, insieme alla costruzione del Teatro Verdi, sullo stesso terreno.
Dopo essere stato distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, fu ricostruita alla metà degli anni Cinquanta del Novecento dal Tosetti, su iniziativa del Comitato Estetico Comunale, costituito da un’edicola in pietra serena con una piccola vasca, entro cui una testa d’agnello, china in basso, gettava acqua (la fontana è spenta ormai da molti anni).
Dove trovarla: Via dei Lavatoi, angolo via Isola delle Stinche e prospiciente piazza San Simone, nell’edificio del Teatro Verdi.
Fontane dei Mostri Marini
Commissionate inizialmente a Pietro Tacca nel 1626 come ulteriori elementi decorativi del porto di Livorno, le due fontane furono portate a Firenze nel 1641, messe ai lati della piazza della Santissima Annunziata.
Di queste due fonti, capolavori della scultura manierista di rara bellezza, fresca fattura ed equilibrio formale, colpì subito l’evidente novità naturalistica degli elementi marini (conchiglie, pesci, mostri immaginari, ghirlande con crostacei e alghe, maschere), che uscivano da prevalsero allora i canoni della tradizionale simbologia marittima e fluviale.
Dove trovarle: Piazza Santissima Annunziata
Fontana dell’Oceano
L’opera del Giambologna è costituita da una grande vasca circondata dall’acqua, collegata al suolo da due camminamenti, ai cui ingressi si aprono due cancelli in ferro battuto sostenuti da due colonne, alla sommità due capricorni.
Al centro si erge la statua di Nettuno, circondato da divinità fluviali sdraiate che rappresentano il Nilo, il Gange e l’Eufrate, che simbolicamente versano le loro acque nel grande bacino, che rappresenta l’Oceano. La vasca è realizzata in granito dell’Isola d’Elba, con base arricchita da bassorilievi.
Dove trovarla: Giardino di Boboli
Fontana di Ganimede
Opera attribuita allo scultore Giovanni Battista Lorenzi, è costituita da una vasca di forma ovale con coppa in marmo bianco sormontata dal cinquecentesco gruppo marmoreo di Ganimede con l’Aquila.
Dove trovarla: Giardino di Boboli