La nascita di una donna fondamentale per la storia di Firenze compie 500 anni e la città è in festa. La Granduchessa e moglie di Cosimo I de Medici diede alla luce 11 figli, svolse in modo significativo il ruolo pubblico di sovrano, amministratore del patrimonio della Famiglia Medici, nonché committente di significative opere d’arte.
Sebbene Eleonora non sia stata la prima scelta di matrimonio di Cosimo – per ragioni strategiche – la loro è stata una delle poche storie d’amore vere in un’epoca di matrimoni combinati, come è stato anche il loro.
Cosimo intendeva sposare la figlia dell’imperatore spagnolo Carlo V, ma lei era già stata promessa. Così, il Granduca ha accolto con piacere l’opportunità di dire sì a una delle quattro figlie di Dom Pedro de Toledo, uomo di fiducia di Carlo V, imperatore e viceré di Napoli.
La prescelta, sia della corte napoletana che fiorentina, era Isabella, detta “la figlia brutta”, ma Cosimo scelse Eleonora, che aveva conosciuto nel 1535 quando accompagnò il cugino Alessandro in missione diplomatica a Napoli.
Cosimo rimase così affascinato dalla grazia e dalla bellezza di Eleonora che inviò a Napoli tutta la diplomazia possibile per convincere Dom Pedro ad accettare il matrimonio. Dopo le consuete discussioni, un obbligo nella società dell’epoca, si raggiunse un accordo con il viceré e, una volta firmato il contratto, si celebrava il matrimonio per procura e si consegnava l’anello alla sposa.
Amore vero
Quando i due giovani si sono incontrati, è nato un amore che li ha uniti per tutta la vita. Finché visse la duchessa, non si ebbe notizia delle scappatelle di Cosimo; scappatelle che difficilmente sarebbero passate inosservate in una città del gossip come la Firenze dell’epoca e dove il duca era costantemente al centro dei riflettori. E l’amore era reciproco.
Eleonora era una donna benevola e mostrò la sua benevolenza con azioni: facendo abbondanti elemosine, aiutando le ragazze bisognose a costruirsi una dote, sostenendo il piccolo clero attingendo al suo reddito privato.
Eleonora fu la seconda e ultima duchessa consorte di Firenze. Nonostante sia spesso chiamata “Granduchessa Eleonora”, non fu mai Granduchessa di Toscana, poiché morì all’età di 40 anni, prima della creazione del Granducato di Toscana. Durante i periodi di assenza o di malattia del marito, Eleonora assunse il ruolo di reggente del Ducato di Firenze.
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Sotto le ali di una pavoncella. Visite tematiche su Eleonora de Toledo
A Palazzo Vecchio, alla metà del Cinquecento, erano in pieno svolgimento i lavori di ampliamento architettonico e di rinnovamento decorativo, dopo che la famiglia Medici ci aveva stabilito la propria residenza e la residenza della corte. Nell’ambito di questi interventi, un ruolo di primo piano è stato svolto da Eleonora di Toledo, giovane moglie di Cosimo I, nutrita con gusto colto e sontuoso alla corte paterna di Napoli. La visita porterà i visitatori a conoscere meglio le storie e i personaggi della Duchessa e ad apprezzarne gli esiti artistici a lei più strettamente legati, con particolare attenzione agli appartamenti a lei destinati e alla sua meravigliosa cappella, affrescata da uno dei suoi artisti preferiti, Agnolo Bronzino.
Quando: Sabato 27 agosto, 24 settembre, 29 ottobre, 26 novembre alle 15.00 e alle 16.30
Dove: Museo Palazzo Vecchio, Piazza Signoria 1
Durata: 1h15’
Invito alla Reggia: al cospetto della Duchessa Eleonora
Dopo una breve visita al Palazzo, che permetterà di comprendere le caratteristiche principali della residenza ducale, il pubblico avrà l’onore di essere ricevuto in udienza dalla duchessa Eleonora. Il dialogo con la figura storica consentirà un confronto diretto tra la società cinquecentesca e quella odierna, inducendo una riflessione sui codici e sulle abitudini attuali e restituendo un preciso contesto storico e politico alla decorazione del Palazzo Medici.
Quando: 25 settembre, 30 ottobre, 27 novembre alle 15:00 e alle 16:30
Dove: Museo di Palazzo Vecchio, Piazza Signoria 1
Durata: 1h15′
Visita speciale al Complesso di Santa Maria Novella
La visita ti permetterà di riscoprire luoghi e opere d’arte legati alla “Nazione Spagnola” nella Firenze del Cinquecento, tra cui il Chiostro Grande e il Cappellone degli Spagnoli.
Quando: ogni ultimo sabato del mese
Dove: Complesso di Santa Maria Novella
Durata: 1h15′
La prenotazione è obbligatoria per tutti gli eventi. Per informazioni e prenotazioni: 055-2768224 / info@musefirenze.it