Ogni regione in Italia ha i suoi piatti e sapori unici – ed ecco i 9 dolci tipici toscani da assaggiare quando vieni a Firenze!
1- Brigidini
Tipici della zona di Pistoia, i Brigidini di Lamporecchio sono una sorta di cialda tonda, di circa 7 cm di diametro, sottile e arrotolata ai bordi. Hanno un colore giallo-arancio e una consistenza molto friabile e croccante; il sapore è di pasta frolla e anice ed è confezionato in appositi sacchetti trasparenti alti e stretti, chiusi con un laccio.
La sua produzione risale al periodo rinascimentale, infatti la leggenda narra che furono le suore di un convento ad inventare per errore il brigidino.
Tutto è iniziato con un errore di suor Brígida, che si è confusa mentre preparava l’impasto per le ostie e per non sprecare questo composto, le suore decisero di raffinarlo aggiungendo grani di finocchio.
È un dolce tipico dei mercatini e delle fiere toscani, c’è sempre una bancarella con i Brigidini e non potrete perderlo: il profumo dei biscotti è inconfondibile!
2- Cantucci
I cantucci sono i tipici biscotti alle mandorle della Toscana, fatti con farina, zucchero, uova, burro e miele.
Conosciuti anche come cantuccini, il nome cantuccio appare per la prima volta nel 1691 nella terza edizione del dizionario dell’Accademia della Crusca, che lo definisce un ‘biscotto a fette, fatto di fior di farina, con zucchero e albume d’uovo’.
Oggi è presente nei pranzi e nelle cene tradizionali toscane, finendo i pasti accompagnato dal tradizionalissimo Vin Santo!
3- Castagnaccio
Il castagnaccio è un tipico dolce toscano di farina di castagne, tipicamente consumato in autunno, che è la stagione delle castagne nella regione. Solitamente viene servito con ricotta o miele di castagno, vino novello o vini dolci come il Vin Santo.
Esistono diversi tipi di castagnaccio, ma il più popolare è un dolce sottile, chiamato a Firenze “migliaccio” e “ghirighio”.
Il Castagnaccio è un piatto di origine contadina, dove le castagne erano la base dell’alimentazione della popolazione. Dopo un periodo di oblio, iniziato dopo la Seconda Guerra Mondiale e dovuto alla crescente prosperità, è stato riscoperto ed oggi è protagonista di innumerevoli feste e festeggiamenti nel periodo autunnale.
4- Cenci
Le origini di questa dolce specialità risalgono al periodo in cui gli antichi romani celebravano i Saturnali, una festa molto simile al carnevale che conosciamo oggi. In quel periodo, quando i banchetti e le feste popolari erano frequenti, le frittilia, dolci fritti nel grasso di maiale, erano molto popolari, distribuiti alla folla per le strade della città. Il gusto era così buono che ha attraversato secoli ed è ancora oggi un successo, una delizia da non perdere nelle celebrazioni del Carnevale.
Se non hai in programma una gita a Firenze, puoi preparare i cenci a casa. Puoi trovare la ricotta qui.
5- Pan di ramerino
Un pane dolce e morbido, arricchito con uva sultanina (zibibbo) e rosmarino. Si tratta del Pan di Ramerino, tradizionalmente consumato soprattutto nel periodo pasquale in Toscana. Ma se venite in regione in un altro periodo dell’anno, niente paura, il Pan di Ramerino si produce tutto l’anno.
Ha un colore marrone-dorato e una superficie lucida perché viene spennellata con uovo sbattuto prima di essere infornata. Una curiosità: la sua lavorazione è rimasta immutata nel tempo dalla sua creazione risalente al medioevo.
Seguendo la tradizione toscana, serviamo il Pan di Ramenino per la nostra colazione del Giovedì Santo.
6- Ricciarelli di Siena
Piccoli pezzi di paradiso che si sciolgono in bocca e nutrono l’anima. Così potremmo descrivere i Riccarelli di Siena, un dolce della tradizione senese a base di mandorle.
L’impasto comprende anche zucchero e albumi e, dopo di essere stato cotto in forno, viene ricoperto di zucchero a velo.
Le origini dei “Ricciarelli di Siena” sono legate a quelle del Marzapane, un dolce a base di mandorle e zucchero utilizzato nella produzione di dolci soffici, la cui diffusione a Siena risale al XV secolo. In quel periodo comparvero anche i Marzapanetti, biscotti quadrati di Marzapani.
Dal 1800 i Marzapanetti cambiarono forma, divennero delle piccole losanghe che presero il nome di Ricciarelli.
I Ricciarelli di Siena si consumano solitamente a fine pasto accompagnati da tè, caffè o Moscadello di Montalcino.
7- Schiacciata alla fiorentina
Pensa a un dolce che è il volto di Firenze! La Schiacciata alla Fiorentina è tradizionale del periodo di Carnevale, un dolce rettangolare, dorato all’interno per la presenza dello zafferano nell’impasto, mentre la superficie è bianca perché cosparsa di zucchero a velo.
Solitamente si cosparge di zucchero a velo e con del cioccolato in polvere di disegna il Giglio di Firenze.
Oggi esistono varianti della ricetta originale, con ripieno di crema pasticcera o chantilly.
8- Schiacciata all’uva
Semplice ma molto gustosa, ogni regione ha la sua versione, ma la data esatta o il luogo di nascita della schiacciata con l’uva sono sconosciuti, poiché non ci sono documenti scritti. Questo è ciò che accade con le ricette di origine contadina: di solito vengono trasmesse oralmente di generazione in generazione.
Una caratteristica molto tipica di Firenze è l’uso di uva appena raccolta, per la preparazione della ricetta. Il dettaglio è che queste uve, per qualche ragione, non sarebbero adatte alla raccolta e la schiacciata con l’uva è stata probabilmente la soluzione dei produttori per evitare gli sprechi.
Ti piacerebbe assaggiare la Schiacciata all’uva a casa tua? La ricetta la trovi qui.
9- Zuccotto
Dolce tipico fiorentino, lo Zuccotto non va in forno. Tradizionalmente preparato con pan di spagna, intinto nell’alchermes (liquore fiorentino), e farcito con ricotta e canditi aromatizzati con scorza di agrumi.
Nato in epoca rinascimentale, precisamente a Firenze, fu creato in onore di Caterina De’ Medici da Bernando Buontalenti, architetto e artista a cui si deve lo Zuccotto.