Poche bevande si sposano meglio con l’inverno di un buon vino. Ancora meglio se è un Vin Brulè! Il vino caldo alle spezie è un elisir per il palato e riscalda il corpo e l’anima nelle giornate fredde, non solo a Firenze, ma in tutta Italia e nord Europa.
La leggenda narra che fu Ippocrate, medico greco del V secolo a.C., ad inventare il Vin Brulè. Sarebbe stato lui a introdurre la cannella nella ricetta proprio per le sue numerose proprietà benefiche.
Le origini del Vin Brulè risalgono anche all’Antica Roma. Nel “De Re Coquinaria”, unico documento gastronomico dell’epoca dell’Impero, si parla di vino caldo addolcito con miele e aromatizzato con pepe, foglie di lardo, zafferano e datteri.
La Francia non c’entra nulla con questa storia, ma il nome dato al vin brulè è francese. Perché? Probabilmente perché il vino più utilizzato nella sua preparazione è il Cabernet, di origine francese. Brulè deriva dall’espressione “ça brûle” e significa letteralmente “bruciare”. Il vino, infatti, viene riscaldato insieme allo zucchero e alle spezie e poi acceso in superficie per far evaporare l’alcol.
Ma non emozionatevi pensando che potrete berlo come se fosse succo d’uva, perché il Vin Brulè rimane alcolico dopo la preparazione. Naturalmente la quantità di alcol è inferiore a quella del vino a temperatura ambiente, ma è comunque alcolico.
Vuoi preparare il Vin Brulè in casa? Ecco una ricetta molto tradizionale:
Ingredienti
500 ml di vino rosso
100 g di zucchero
La scorza di un’arancia
La scorza di un limone
Chiodi di garofano a piacere
1 bastoncino di cannella
anice stellato a piacere
1 pizzico di noce moscata grattugiata
Preparazione
- Lavare e asciugare l’arancia e il limone, facendo attenzione a non eliminare la parte bianca (che renderebbe il vino troppo amaro).
- Versare in una padella il vino, lo zucchero, la scorza di arancia e di limone e le spezie.
- Portare a ebollizione e cuocere per circa 5 minuti, finché lo zucchero non si sarà completamente sciolto.
- Aspetta qualche minuto, poi filtra il vin brulè, versalo nelle tazze e voilà!