Fino al 30 giugno 2024, i visitatori della Galleria degli Uffizi potranno partecipare alla grande mostra “Divina Simulacra. Capolavori di scultura classica della Galleria”, con le più belle statue antiche degli Uffizi riunite nelle sale al piano terra del museo vasariano.
È un’opportunità per approfittare di questi ampi spazi per vedere e ammirare da vicino le statue, in tutta la loro bellezza.
Per la prima volta nella mostra, vengono accostate singole repliche di gruppi marmorei classici che, nell’allestimento storico, sono collocati in diversi punti della Galleria. Così, il Fauno danzante della Tribuna ritrova la Ninfa seduta sistemata nel secondo corridoio, al fine di ricostruire il gruppo dell'”Invito alla danza”, uno dei capolavori della statuaria ellenistica dell’ambito microasiatico.
Allo stesso modo, l’Arrotino, uno degli ospiti storici della Tribuna, può finalmente essere avvicinato al Marsia appeso del terzo corridoio, restituendo così unità al gruppo, originariamente completato anche dalla figura di Apollo, il cui originale è da attribuire a botteghe del tardo III secolo a.C.
Infine, la splendida serie di dodici erme antiche con ritratti di filosofi, atleti, poeti e statisti greci è restituita nella sua interezza all’interesse del pubblico, originariamente destinata da Ferdinando I ad adornare il giardino di Villa Medici sul Pincio.
Un po’ di storia
Le prime opere antiche ad entrare nel complesso vasariano appena completato, già negli anni ’80 del XVI secolo, furono i marmi antichi della collezione di Cosimo I, conservati fino ad allora nel Palazzo Pitti. Fu l’intuizione di Ferdinando I collocare le preziose sculture nel corridoio orientale dell’ultimo piano, dove potevano essere completamente ammirate alla luce naturale.
Nel corso del XVII secolo, statue e ritratti si diffusero, occupando il corridoio meridionale e, con il regno di Cosimo III, anche quello occidentale. È stato anche grazie all’intuizione di Cosimo III che si sono sistemate nella Tribuna antiche sculture di grandi dimensioni. Tra queste vi era la Venere dei Medici, destinata a diventare, per i successivi due secoli, l’icona e il simbolo del museo fiorentino.
L’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto del museo. Come saprai, gli Uffizi sono molto popolari, quindi ti consigliamo di contattare il nostro concierge per prenotare.