Questo è il quarto e ultimo episodio della serie speciale “Firenze raccontata dalle nostre camere”, e per concludere con stile, vi presentiamo la nostra camera 65, che celebra Santa Trinita. È una delle basiliche più importanti nell’evoluzione storica e artistica della città di Firenze. Situata accanto all’Antica Torre Tornabuoni, si affaccia sulla omonima Piazza Santa Trinita e dà il nome al vicino Ponte Santa Trinita.
All’interno della camera 65, la testata del letto in legno rappresenta perfettamente la facciata della chiesa, ricostruita nel XVI secolo da Bernardo Buontalenti, uno dei principali rappresentanti del Manierismo toscano, con sculture di Giovanni Caccini.
Nella stanza c’è un altro riferimento alla bellezza architettonica di Firenze che non è direttamente collegato a Santa Trinita, ma merita di essere menzionato: i preziosi marmi policromi che compongono il bagno sono ispirati al Campanile di Giotto.
Un residente molto illustre
Più della sua architettura e dei riferimenti decorativi, la camera 65 evoca i ricordi di un illustre residente di Palazzo dei Gianfigliazzi, dove sorge l’Antica Torre Tornabuoni: Rinaldo Gianfigliazzi.
La dinastia dei Gianfigliazzi, risalente già al 1260 e menzionata da Dante nella “Divina Commedia”, vanta una figura valorosa in Rinaldo Gianfigliazzi, noto anche come il “Cavaliere dello Sperone d’Oro”.
Rinaldo fu eletto dal popolo fiorentino come Gonfaloniere di Giustizia (un prestigioso incarico pubblico risalente al tardo Medioevo, che designava un magistrato comunale di alta moralità) per ben quattro volte nella sua vita, un evento davvero raro nella storia.
I suoi frequenti appelli al patriottismo e alle virtù civiche, la sua difesa della supremazia degli interessi pubblici su quelli privati, il suo forte senso diplomatico e il suo dono per l’eloquenza gli valsero il soprannome di “Gallo”.
Rinaldo Gianfigliazzi visse tutta la sua vita nella Torre e, non volendo mai allontanarsi da essa, scelse di essere sepolto nella vicina Chiesa di Santa Trinita. La sua tomba si trova nella prima cappella della navata sinistra e porta lo stemma di famiglia.
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