Fino al 17 dicembre 2024, la Galleria degli Uffizi avrà aperture serali ogni martedì. Dalle 18:30 alle 21:30, il museo si potrà ammirare in una nuova luce, rendendo l’esperienza ancora più speciale e indimenticabile. Nei mesi estivi, quando cala la notte più tardi, sarà possibile visitare le sale degli Uffizi illuminate dal tramonto, infatti se le opere d’arte e il museo stesso sono già impressionanti, immaginali bagnati dalla luce dell’Ora Dorata!
Come gli Uffizi, anche la Galleria dell’Accademia avrà aperture serali, sempre di martedì fino alle 22:00 e di giovedì fino alle 21:00. Essendo un evento non usuale, le serate saranno probabilmente meno affollate rispetto alle visite diurne, permettendoti di ammirare il David di Michelangelo con calma e senza stress, così come di accedere più facilmente ad altre opere d’arte nel museo.
Opere da non perdere agli Uffizi
Gli Uffizi ospitano la più importante collezione di opere d’arte dal XIII secolo fino al Rinascimento. Giotto, Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Tiziano e Caravaggio sono tra gli illustri artisti presenti agli Uffizi. Il palazzo, commissionato da Cosimo I per consolidare gli uffici amministrativi e giudiziari del governo, fu progettato da Giorgio Vasari e completato da Bernardo Buontalenti e Alfonso Parigi.
Ecco le opere da non perdere:
La nascita di Venere
Questa iconica opera del museo è stata dipinta da Sandro Botticelli nel 1486. È l’archetipo della bellezza rinascimentale. Venere, sulla sua conchiglia, assume la posa classica, con un viso che sembra riflettere i lineamenti di Simonetta, moglie di Mario Vespucci, cugino dell’esploratore e amata da Giuliano de’ Medici.
L’Annunciazione
Questa è una delle prime opere del geniale Leonardo da Vinci. Ciò che colpisce di più è l’attenzione ai dettagli che si estende dallo sfondo al prato, ricco di fiori rappresentati con estrema precisione.
Il Tondo Doni
Questo è l’unico dipinto di Michelangelo conservato a Firenze. Probabilmente è stato creato per il battesimo di Maria, figlia della famiglia Strozzi-Doni.
La Madonna dell’Ognissanti Madonna
La Maestà di Giotto del 1310 è indubbiamente rivoluzionaria. Il drappeggio è il dettaglio principale che conferisce tridimensionalità a quest’opera maestosa. L’arrangiamento degli angeli intorno alla Madonna, la gerarchia delle figure e la plasticità simboleggiano un legame con l’arte bizantina, ma aprono una nuova via di interpretazione artistica.
Bacco
La figura del dio è ritratta come un giovane seduto su un triclinio, circondato dagli elementi tipici che lo caratterizzano. Caravaggio, nel suo stile innovativo, lo rappresenta con un realismo quasi crudo.