All’Antica Torre Tornabuoni, l’ospitalità è molto più di un semplice servizio: è un’arte, un’esperienza, un ricordo che rimane nel cuore. E se c’è qualcuno che incarna alla perfezione questa filosofia, è il nostro Front Office Manager, Marco Piteo.
Con la sua innata simpatia, il suo entusiasmo contagioso e la sua straordinaria professionalità, Marco non è solo il primo volto che accoglie i nostri ospiti, ma anche il cuore pulsante di un’accoglienza fatta di calore, attenzione ai dettagli e passione per il proprio lavoro. In questa intervista esclusiva, ci racconta il dietro le quinte di un’ospitalità su misura, i segreti che rendono ogni soggiorno speciale e i consigli per vivere Firenze con gli occhi di un vero fiorentino.
Pronti a scoprire il lato più autentico della Torre? Ecco l’intervista che abbiamo fatto al nostro Marco Piteo. Buona lettura!
Come descriveresti il tuo ruolo come Capo Reception all’Antica Torre Tornabuoni?
Importante e gratificante ma anche poliedrico e molto dinamico.
Qual è l’aspetto più gratificante del tuo lavoro?
Essere riuscito a trasmettere a molti colleghi con cui lavoro la stessa passione che metto da sempre nel lavoro. Mi piace l’idea che si possa fare il proprio lavoro divertendosi.
C’è un momento memorabile che hai vissuto con un ospite e che porterai sempre con te?
Sinceramente ce ne sono stati tanti, ma quello che ricordo con maggior affetto è: ritrovare dopo anni una famiglia americana che ha soggiornato presso Antica Torre per 9 mesi, che ancora sente il bisogno di passare dalla Torre a salutarmi e condividere spaccati della loro vita. Questo è molto gratificante perché oltre all’aspetto professionale viene nutrito anche quello umano per me da sempre fondamentale.
Quali sono i dettagli o i servizi che gli ospiti apprezzano di più durante il loro soggiorno?
I dettagli per un soggiorno personalizzato con un check in sartoriale e molto attento sicuramente una prima colazione molto varia e con prodotti biologici. Ovviamente le nostre meravigliose terrazze e i cocktails straordinari del nostro barman. Alla fine la chiave di successo della Torre credo risieda nel riuscire ad essere empatici e molto disponibili, per noi gli ospiti sono persone e non clienti per cui questo tipo di filosofia viene avvertita e si traduce in un plus esagerato.
Come si lavora per rendere ogni soggiorno un’esperienza unica e personalizzata?
Ci vuole costanza, impegno e studio. Per me la cosa principale, ancor prima delle competenze personali, è la cura del dettaglio. Cerca di anticipare le esigenze dell’ospite per creare l’illusione di perfezione. Lo scopo ultimo è regalare emozioni a chi soggiorna presso di noi. Mi rendo sempre più conto che chi viaggia oltre ai servizi vuole in primis essere considerato, riconosciuto, coccolato.
Qual è una domanda che gli ospiti ti fanno più spesso, e qual è la tua risposta preferita?
Il mio approccio con loro è sempre molto “amichevole” e poco manageriale (a meno che non ci sia un problema da risolvere) per cui mi chiedono molto spesso come faccia ad avere dei capelli tanto belli e riccioli. Credo dipenda dal fatto che gli uomini over 45 spesso sono calvi ?
Quali sono i tuoi consigli personali per un ospite che visita Firenze per la prima volta?
Cercare di vivere la città da fiorentino e non da turista. Vedere degli scorci di Firenze non propriamente turistici ed esplorare la città con la curiosità di un bambino. Alla reception abbiamo tanti consigli da dare per visitare una Firenze più autentica e meno conosciuta. Voglio dire oltre al Duomo e Ponte Vecchio, c’è molto di più….
C’è un angolo nascosto o un’esperienza speciale in città che consiglieresti a chi cerca qualcosa di diverso?
Sicuramente il giardino delle rose che si trova tra la chiesa di San Miniato e il quartiere di San Niccolò. Questo giardino è lussureggiante soprattutto nei mesi primaverili. Un altro posto magico è il giardino di Villa Bardini sito in Costa San Giorgio. Qui è possibile ammirare lo splendido giardino e di tanto in tanto si possono trovare delle mostre d’arte molto interessanti. Inoltre c’è il ristorante La Leggenda dei Frati che rivisita piatti della tradizione Toscana ma in chiave moderna con spunti molto interessanti e innovativi.
Che cosa rende l’Antica Torre Tornabuoni diversa dalle altre strutture di Firenze?
Sicuramente e senza dubbio lo staff che ci lavora all’interno. Per me è l’anima di un guscio meraviglioso.
Se dovessi descrivere l’atmosfera della Torre in poche parole, quali sarebbero e perché?
Magica, antica, forte. La bellezza di un luogo che esiste da secoli. Una realtà che è riuscita a reinventarsi e resistere nel tempo.
C’è un dettaglio della Torre di cui pochi ospiti sono a conoscenza, ma che secondo te meriterebbe più attenzione?
Mi piacerebbe che il nostro Salone Gianfigliazzi venisse utilizzato maggiormente come spazio comune. Mi piacerebbe in futuro ospitare qui a cadenza settimanale dei piccoli eventi come la presentazione di libri, magari di autori emergenti. Sarà la mia missione per l’anno 2025.
Qual è il momento della giornata che preferisci vivere alla Torre, e perché?
Sicuramente la mattina perché mi ritrovo con i colleghi a bere un caffè prima di iniziare a lavorare. Ci scambiamo il buongiorno e facciamo 2 chiacchere prima di entrare tutti in azione.