La musica, la danza e i costumi non sono gli unici protagonisti del Carnivale. Almeno non in Italia. Qui troviamo un’altra “celebrità”, di colore dorato, friabile, rettangolare e piena di zucchero. Riesci a indovinare di cosa si tratta? Stiamo parlando dei Cenci, noti anche come “Bugie” in Liguria, “Frappe” a Roma, “Galani” in Veneto, e “Cròstoli” in Friuli.
Le origini di questa dolce specialità risalgono al periodo in cui gli antichi romani celebravano i Saturnali, una festa molto simile al carnevale che conosciamo oggi. In quel periodo, quando i banchetti e le feste popolari erano frequenti, le frittilia, dolci fritte nel grasso di maiale, erano molto popolari, distribuite alla folla per le strade della città. Il gusto era così buono che ha attraversato secoli ed è ancora oggi un successo, una delizia da non perdere nelle celebrazioni del Carnevale.
Ecco perché condividiamo la ricetta con te! È il numero 595 della “Scienza in cucina”, la bibbia dei cuochi scritta da Pellegrino Artusi.
Ingredienti
240 g di farina,
20 g di burro,
2 uova,
20 g di zucchero,
Un pizzico di sale e un cucchiaio di liquore di vin santo
Preparazione
Una volta mescolati gli ingredienti dei cenci di Carnevale, ne dovrà risultare una pasta “piuttosto soda da lavorare moltissimo con le mani e da lasciare un poco a riposo”.
La pasta va poi tirata a sfoglia e divisa in strisce con una rotella.
In queste strisce va applicata anche qualche incisione in modo da poterle ripiegare e attorcigliare. La cottura si fa in olio o in strutto.
Una volta pronti, i Cenci di Carnevale vanno fatti scolare e quando non saranno più bollenti non bisogna dimenticare di spolverizzarli con abbondante zucchero a velo.
Esiste anche una versione al forno, di certo non suggerita dall’Artusi, ma che va incontro a esigenze di linea.
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[…] o in preparazioni delle feste Italiane vengono servite specialità della tradizione. Per esempio, i Cenci per carnevale, il pandoro per Natale, la Colomba per Pasqua, il Pan di Ramerino il Giovedì Santo […]