Il mese di marzo è molto speciale a Firenze: il 25 ricorre l’anniversario della Cupola del Brunelleschi. In questo stesso giorno, nel 1463, il Duomo fiorentino fu consacrato da papa Eugenio IV, ufficializzando una delle opere architettoniche più belle e imponenti della storia dell’umanità.
Ancora di più se pensiamo che è stato costruito 560 anni fa, senza le conoscenze e la tecnologia di cui disponiamo oggi. Non c’è da stupirsi che, anche dopo diversi secoli, il Duomo rimanga il simbolo di Firenze, del Rinascimento e dell’umanesimo in generale.
Con un diametro di 45,5 metri e un’altezza complessiva di oltre 116 metri, il Duomo è la volta in muratura più grande del mondo e fu costruito tra il 1420 e il 1436 da Filippo Brunelleschi, su progetto da lui presentato al concorso indetto dall’Opera nel 1418.
La notevole innovazione del Brunelleschi fu quella di ruotare la cupola senza l’uso di telai di sostegno. La cupola è in realtà costituita da due cupole distinte: una interna, spessa oltre due metri, con un angolo maggiore dell’altra e costituita da grandi arcate unite da nervature e realizzate con mattoni disposti a “spina di pesce”; e un tetto esterno, rivestito di tegole in cotto e scandito da otto costoloni in marmo bianco.
L’oculo della cupola è sormontato dalla grande lanterna: una torre in marmo bianco alta 21 metri, costruita dopo la morte del Brunelleschi (1446), ma su suo disegno. Sulla sommità si trova la palla di rame dorato con croce apicale, opera d’Andrea del Verrocchio, che la mise in opera nel 1471.
Cento anni dopo – tra il 1572 e il 1579 – la volta interna della cupola fu affrescata da Giorgio Vasari e Federico Zuccari con un grande Giudizio Universale, in parte ispirato ai mosaici del Battistero: il dipinto murale più grande del mondo. Gli affreschi della cupola sono stati oggetto di un completo restauro tra il 1978 e il 1994.
Per chi è fuori Firenze e vuole festeggiare la data al Duomo, è possibile effettuare un tour virtuale.
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